Apprendere il gioco del basket significa accendere l'interesse del giocatore per stimolarne l'entusiasmo.

Per difendere bene occorre incentivare il suo orgoglio di non farsi battere.

Insegnare loro a "combattere".

Insegnare a combattere vuol dire che non ci sono solo esercizi didattici, ma anche aiutare l’individuo a forgiare il proprio carattere.

Siamo abituati a pensare che dentro ogni giocatore non ci sia nulla, quando invece c'è la sua Essenza, quello che si deve fare per la propria sopravvivenza, donato dalla Natura. 

Se mettiamo il giocatore al centro della situazione si accende il suo interesse, molto diverso dal fatto di dirgli, fai solo questo, o fai solo quello.

Insegnarli ad imparare da solo che lui può fare tutto.

Nessun allenatore avrebbe potuto insegnarmi quello che facevo, se io non fossi stato convinto che lo potevo fare, con impegno e sacrificio e disponibilità ad imparare.

Mettere in condizione il giocatore di andare in mezzo al campo, come un "ragno" nella sua ragnatela, fargli comprendere che i passaggi sono fondamentali per un gioco d’assieme, che non esiste solo il ball-handling o il tiro ad ogni costo, ma è più efficacie il movimento senza palla e appunto un buon passaggio fatto e ricevuto.

È come leggere un libro, se dentro non c’è qualcosa di eccitante diventa noioso.

Ci si deve sentire importanti ad essere in mezzo alla organizzazione con coraggio, assieme ai miei compagni di gioco. Se si va in palestra bisogna divertirsi, qualsiasi cosa l’allenatore ci faccia fare, impegnandoci a farlo nel miglior modo possibile.

Un allenatore ti insegna il gesto tecnico (sia in difesa che in attacco), poi però ci vuole voglia e temperamento per sacrificarsi assieme ai nostri compagni per il raggiungimento di una soddisfazione comune, da vivere assieme.

Il gioco di squadra è bello per questo. Non importa se segno tanto, se gioco poco, importante che, anche se sono in panchina, con la voce e col cuore io sono in campo a sostenere i compagni.

Noi allenatori invece dobbiamo insegnare ai giocatori di “combattere”, dobbiamo insegnare loro alle volte di rischiare, sempre però consapevoli di non esser criticati da noi e sempre sostenuti dai compagni.

È da tener presente che una scelta tecnico/tattica dell’allenatore non equivale ad una punizione, ma è mera scelta.

Così i giocatori comprenderanno molte cose del sopravvivere in campo, perché il basket e proprio come la Vita.

Franco